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E-Commerce,  Web Marketing

Commercio elettronico come risposta alla pandemia

In che modo alcune imprese italiane hanno reagito alla crisi economica scaturita dalla pandemia?

Agli inizi del 2020 l’epidemia da Covid-19 ha posto le imprese italiane di fronte ad una circostanza inedita a cui è, ed è stato, difficile adeguarsi. Stando all’annuale analisi della Casaleggio Associati, il 2020 è stato l’anno di una significativa espansione del commercio elettronico su tutto il territorio italiano.

Espansione che però non coincide con un’effettiva crescita in termini di fatturato. Successivamente vedremo il perché.

Il dato è frutto di due fattori in particolare: una nuova maniera di fare acquisti e l’aumento del numero di persone che accedono ad Internet. Da non tralasciare le numerose chiusure di negozi fisici.

Il commercio elettronico come risposta alla pandemia 

Il numero delle imprese che nel 2020 ha deciso di dedicarsi all’e-commerce è 10.467, il 50% in più rispetto all’anno scorso.  Inoltre, di quelle già esistenti più del 8,2% ha aperto un negozio on line.

Nell’analisi sopracitata, il 68% delle aziende dedite al commercio elettronico ha registrato un aumento del fatturato, mentre il 20% e il 12% dichiara rispettivamente di averlo perso e di averlo invariato.

Tuttavia, si tratta di un dato dolceamaro poiché in quel 68% rientrano aziende i cui settori influiscono relativamente poco sul ricavato globale dell’e-commerce italiano. Nonostante l’espansione degna di nota, le cifre non ci permettono di parlare di un successo importante della compravendita digitale.

Quali sono stati i settori maggiormente coinvolti? Qual è la strategia digitale perseguita dalle imprese?

È comunque interessante analizzare le differenze di fatturato fra alcuni settori analizzati dalla ricerca. C’è stato infatti cambiamento significativo rispetto agli altri anni. Ad oggi il primato è del Tempo Libero con il 48%, seguito dai Centri Commerciali online con il 21% e dalle Assicurazioni con il 5%.

Discesa prevedibile  del Turismo (al primo posto negli anni passati) che osserva una perdita del 58% e un fatturato dell’11%. Crescita notevole, invece, è quella dell’Alimentare (+63%).

In ogni caso, le imprese italiane sono consapevoli del continuo mutare del mercato e di quanto la pandemia possa essere ancora determinante per i loro affari. Per questo motivo, sono intenzionate ad attuare una strategia digitale per raggiungere obiettivi concreti e a lungo termine.

Tra questi: ampliare la clientela, attuare un processo di fidelizzazione dei clienti storici, generare maggior consapevolezza circa la vendita online e di essere più competitivi sul mercato.

Fonte: Casaleggio Associati

Nata a Napoli. Laureata Magistrale in Traduzione Specialistica presso l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale", specializzata nella traduzione di testi tecnici dall'inglese e francese all'italiano. Al momento iscritta ad un Master di I livello in Traduzione Professionale e Mediazione Linguistica per la Comunicazione d' Impresa presso l'Università degli Studi "Suor Orsola Benincasa" a Napoli.

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