E-Commerce e Coronavirus: la situazione in Italia
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E-commerce e Coronavirus: la situazione in Italia

I primi cambiamenti nell’E-commerce durante il Coronavirus

Il Coronavirus ha avuto un grave impatto in Italia, generando diverse ripercussioni  e cambiamenti sia dal punto di vista sociale che economico.

La chiusura di molte attività commerciali e l’impossibilità di uscire da casa hanno determinato un aumento del traffico internet.

Le persone hanno iniziato a vivere una nuova quotidianità fatta di smart working, corsi online che si occupano di istruzione o di sport e benessere o di cucina e shopping online.

Sono proprio gli acquisti online che hanno spinto le aziende a progettare una nuova organizzazione.

Alcuni venditori con store fisico hanno adottato il sistema di vendita on-line, trasferendo in poco tempo tutto sul digitale.

Altri, che disponevano sia di uno store fisico che di un e-commerce, hanno sospeso le vendite per tutelare i loro dipendenti ed i cittadini.

Altri ancora hanno potenziato la vendita online.

Gli effetti sull’E-commerce

Gli effetti che si notano maggiormente sono:

  • il settore delle consegne e delle spedizioni ha avuto un notevole incremento dato dall’aumento della domanda e dall’impossibilità di utilizzare alcuni corrieri. Come rovescio della medaglia, questo improvviso incremento ha determinato un calo nell’efficienza delle consegne.
  • sono nate diverse iniziative di supporto per l’E-commerce. Ad esempio, Shopify ha promosso la creazione di siti e-commerce con 90 giorni di prova gratuita;
  • l’aumento dei prezzi soprattutto nel settore farmaceutico.

Uno studio di settore, come riporta https://www.casaleggio.it/e-commerce/, ha individuato che il 54% delle aziende e-commerce (turismo, arredamento, abbigliamento) ha dimezzato il fatturato.

Le persone, a causa della crisi economica, hanno diminuito i loro acquisti evitando quelli superflui.

Il 21% delle aziende ha invece incrementato il suo fatturato in maniera notevole e sorprendente.

Tali aziende però, hanno dovuto adottare diverse misure per garantire l’efficienza delle spedizioni.

Alcune hanno stabilito un numero massimo di ordini per persona, altre, invece,  hanno limitato gli acquisti favorendo le categorie più vulnerabili.

A causa delle circostanze descritte, il rapporto tra fornitori ed aziende si evolve.

I fornitori hanno adottato, di fatto,  una politica più rigida per i pagamenti.

Avendo analizzato tutti i cambiamenti innescati dal Coronavirus possiamo affermare che il settore dell’E-commerce da facoltativo è diventato indispensabile.

 

 

 

 

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