Il processo di digitalizzazione in Italia
Una panoramica dei numeri del 2020 mostra che il processo di digitalizzazione delle aziende italiane è proseguito con diverse sfaccettature.
Molti brand hanno avviato il processo di digitalizzazione con la messaggistica o i canali social. Altri hanno scelto di utilizzare piattaforme già affermate sul mercato.
Ma c’è anche chi ha investito direttamente nella propria esperienza e-commerce.
Il settore automobilistico sta testando il dealer virtuale, come l‘E-shop del Gruppo FCA.
C’è anche Mirta, startup italiana della moda, che nel 2020 ha aumentato del 60% il numero di prodotti sul proprio e-commerce, condividendo il Made In Italy.
Inoltre MondoDelVino, produttore e distributore di vini italiani nel 2020 ha lanciato il suo e-commerce B2C.
La “vendita in negozio” sta sopravvivendo e le soluzioni stanno crescendo da una prospettiva phygital.
Ad esempio c’è Dior che, grazie alla collaborazione con VR Obsess, ha lanciato una versione virtuale dello store parigino; offre un’esperienza e-commerce 3D.
Soluzioni e-commerce
WooCommerce è il leader 2020 nelle soluzioni e-commerce, con una quota mercato del 28%.
Squarespace (18%) e Shopify (11%) seguono al secondo e terzo posto.
Shopify ha guadagnato una quota di mercato del +2% lo scorso anno ed è la soluzione e-commerce in più rapida crescita.
Le aziende italiane, invece, scelgono tra soluzioni di e-commerce, un terzo delle quali sono piattaforme sviluppate ad hoc.
Una forte piattaforma estera in Italia è Magento anche se le sue quote di mercato stanno diminuendo.
Magento è seguito da Ecwid, una soluzione di e-commerce cloud per le piccole imprese.
WooCommerce Checkout (il plugin WordPress) e PrestaShop, il software open source con clienti come Carrefour e Danone.
Poi c’è ZenCart (90 software open source) con una quota di mercato del 5%.
Storeden, che può vantare importanti clienti come Supermedia, Pellizzari, Melinda e Val d’Oca, ha stretto accordi con importanti partner come Nexi e Paypal.