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Strategia Digitale

Victor Margolin e la sua interpretazione di design

Storia e storie

«Una moltitudine di storie che dipendono da chi le racconta, da chi le ascolta e dal perché vengono narrate».

È questa la definizione di design di Victor Margolin, professore presso l’Università di Illinois a Chicago. Per qualsiasi professionista del settore della comunicazione è una definizione illuminante.

Se infatti, nel mondo della comunicazione ci si accinge a voler promuovere prodotti ed esperienze, non si può prescindere dalla consapevolezza e dal valore che comporta raccontare una storia, o meglio una moltitudine di storie. Altra componente importante da conoscere e riconoscere è che spesso l’ascoltatore di una storia ne è parte integrante o addirittura il protagonista, seppur apparentemente in sordina.

Comunicare vuol dire interrogarsi costantemente, senza sosta né tregua su colori, significati e significanti. Dunque, approcciarsi al design comporta acuire lo sguardo, ascoltare l’ascoltatore e non tralasciare mai i motivi che muovono e smuovono l’idea di base delle storie. Ricercare la coerenza e perseguirla, nel design, è l’obiettivo principale. Definire per ampliare. Credere in un’idea, nutrirla, aderire alle sue necessità e ai suoi bisogni.

Il design nella storia

Il design ha origini antichissime, da secoli infatti l’uomo pare voler rispondere a dei bisogni di estetica, funzionalità, qualità. L’Italia in tal senso è stata una nazione maestra. Infatti a partire dal secondo dopoguerra aziende come Olivetti, Piaggio e Fiat hanno realizzato vere e proprie icone.

Partendo dalla necessità e dal bisogno di migliorare le condizioni degli italiani dopo un momento di forte crisi, queste aziende hanno creduto nel valore e nella funzionalità di un’idea che non ha mai tralasciato la forza della bellezza.

La bellezza può essere incisiva e concreta nella vita e nelle abitudini delle persone.

Così come incisive e concrete possono essere le storie, per le persone e nelle persone.

Non resta che seguire, in design e comunicazione, la traccia di maestri come Victor Margolin.

C’è da tenere ben chiara la rotta dei perché, ascoltare tutte le storie di una storia, tutte le domande di un’apparente certezza e navigare in mare aperto senza dimenticare chi è stato e sarà sempre un porto sicuro.

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