Nel 2018 Google ha compiuto venti anni.
In venti anni Larry Page e Sergey Brin (i fondatori di Google) sono riusciti in una impresa molto complessa: ci hanno fatto e ci fanno inserire nel loro motore di ricerca, ogni giorno, delle parole chiave (keywords), che poi ci fanno riacquistare in diversi modi. Dall’avvento del pay per clic ad oggi la percezione di ciò che leggiamo su un personal device (computer, smartphone, tablet…) è mediata dal nostro stesso modo di cercare. Una rivoluzione silente che ci attraversa.
Osservare le ricerche è, dunque, una attività utile per scoprire ed indagare il comportamento degli utenti su un canale di traffico essenziale per ogni sito web: il motore di ricerca appunto.
Che cosa è accaduto nel 2018, quindi, è lo stesso Google a comunicarcelo. Il dato interessante è che oltre alle ricerche legate agli eventi ed alle notizie che hanno attraversato il 2018, gli utenti si sono concentrati su ricerche su come diventare migliori e come trovare del bene, come ad esempio:
- le cose belle della vita
- buone notizie
- come essere un buon cittadino
- cose belle da guardare
- come diventare un bravo cantante
- come ballare bene
- cosa ci rende un buon esempio
Un buon auspicio anche per l’inizio del nuovo anno, un momento che di consueto coincide con i buoni propositi di ognuno. Evidentemente non solo una abitudine temporanea e stagionale, ma una costante che leggiamo dai dati, pane quotididiano per chi si occupa di marketing.