La SEO (Search Engine Optimization) ha influenzato in modo significativo il giornalismo. Il lavoro dei cronisti ha subito delle modificazioni radicali con l’introduzione dell’ottimizzazione del motore di ricerca, che ha segnato un punto di svolta e soprattutto di non ritorno. I giornalisti devono ora tenere a mente determinati parametri divenuti fondamentali e imprescindibili per la scrittura digitale.
Le parole chiave nel giornalismo
Tra i cambiamenti più importanti che la SEO ha apportato al giornalismo c’è la necessità di ripensare i titoli degli articoli. Questi devono essere un elemento di attrazione e soprattutto devono essere ottimizzati: devono, ad esempio, contenere la parola chiave o keyword, possibilmente all’inizio del segmento testuale.
Le parole chiave sono poi fondamentali anche per il testo dell’articolo. Nell’elaborazione del “pezzo”, il giornalista dovrà inserire le keyword più volte e, possibilmente, in posizioni specifiche come, ad esempio, l’inizio del primo paragrafo. Il testo dovrà comunque rispettare le regole del giornalismo ed essere coerente e leggibile in modo fluido.
Seo e giornalismo: il testo dell’articolo
La SEO influenza il giornalismo anche sul piano della strutturazione dell’articolo. Questo dovrà prevedere paragrafi brevi, la presenza di sottotitoli chiari e con le parole chiave, e magari anche elenchi puntati. Si tratta di accorgimenti che facilitano la lettura, ma anche la classificazione e l’indicizzazione del contenuto da parte di Google.
Ancora, il giornalismo è stato cambiato dalla SEO anche con l’introduzione di link, che possono essere interni o esterni. Ciò consolida l’autorevolezza del testo e migliora la visibilità sui motori di ricerca. Si possono aggiungere poi anche immagini, video e file audio. Si avrà così un contenuto multimediale che fornisce al lettore un’esperienza più variegata.
La SEO in alcuni casi ha effetti sul giornalismo anche nella scelta dell’argomento dell’articolo. Un giornalista può trattare uno degli argomenti in trend, cioè quelli più discussi in rete. L’articolo risulterà più interessante per gli utenti, che potrebbero condividerlo sui social e renderlo virale.