Gli alunni con disabilità e l'ASACOM
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Il ruolo dell’ASACOM e l’alunno con disabilità

Gli alunni con disabilità e l’ASACOM sono tutelati all’art. 13 della Legge 104/1992. Questa prevede l’integrazione scolastica di questi alunni, garantendone l’inserimento in tutte le scuole di qualsiasi ordine e grado. Questo diritto si estende anche alle università così da garantire pari opportunità. La legge prevede interventi specifici, come i servizi di tutoraggio e la presenza dell’assistente all’autonomia e alla comunicazione. L’ASACOM, quindi, è un professionista che opera nell’ambito della disabilità, ha l’obiettivo di promuovere l’inclusione, l’autonomia e la comunicazione delle persone con disabilità. Può operare in diversi contesti sia pubblici che privati, tra cui: i centri diurni, le case famiglie e le case di riposo. In modo particolare opera all’interno del contesto scolastico, dove collabora con insegnanti e altri professionisti. L’ASACOM può essere definito come mediatore tra l’alunno, la classe e la scuola. Nonostante svolga un ruolo centrale per gli alunni con disabilità, egli si trova ad affrontare delle criticità nello svolgimento della propria professione.

Problemi relativi alla figura dell’Asacom

Questi due elementi possono intralciare il rapporto degli alunni con disabilità e l’ASACOM, l’incertezza professionale genera precarietà e stress, inoltre, spesso gli stipendi non riflettono la complessità dell’intervento educativo.

La scuola è definita come ambiente inclusivo, ma molto spesso quando non vi è la presenza di ASACOM o insegnanti di sostegno, gli studenti con disabilità sono lasciati a sé stessi e in alcuni casi non vengono inclusi nelle attività o all’interno del gruppo classe. Bisogna riconoscere l’impegno dei ragazzi, ma la valutazione deve rispecchiare i risultati effettivi. Un ulteriore dinamica che riguarda sia l’ASACOM che lo studente con disabilità è la continuità dell’intervento, molto spesso questo non comincia con l’inizio dell’anno scolastico e può succedere che all’utente venga assegnato un operatore differente dell’anno precedente. Questa situazione può generare nello studente insicurezza e frustrazione, poiché è costretto a ricostruire un rapporto basato sulla fiducia compromettendo la stabilità educativa e relazionale. Bisognerebbe rivede la normativa per garantire un futuro più solido agli operatori e agli utenti, promuovendo stabilità contrattuale e il riconoscimento professionale.

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